Ideazione Miriam Costamagna e Andrea Lopez Nunes
Regia, drammaturgia e cura dell’animazione Nadia Milani
Con Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes, Giacomo Occhi
Produzione Drogheria Rebelot, in collaborazione con Fondazione TRG
Dai 3 agli 8 anni
Teatro d’ombre

CARO LUPO è l’inizio di una lettera che ha il sapore di una fiaba. In una buffa casa in mezzo al bosco si sono appena trasferiti la mamma, il papà e Jolie, una bambina coraggiosa con una fervida immaginazione. Jolie ama le costellazioni, il suo inseparabile orso di pezza Boh e le cose che fanno un po’ paura. I suoi genitori sono eccentrici e in molte faccende affaccendati, quindi non le credono quando la bambina nota una presenza insolita provenire dal bosco, che la affascina e la terrorizza insieme. E quando Boh scompare, Jolie decide di partire alla sua ricerca verso l'ignoto, si addentra nel bosco, si imbatte in ombre scure e quando pensa di essersi perduta per sempre, Nonno Nodo e Nonna Corteccia le regaleranno la chiave per affrontare la paura. Perché essa si può addomesticare e, se guardata da vicino, sa diventare piccola e preziosa. Dipende sempre dal nostro sguardo su di lei.
Lo spettacolo si susseguirà con l'alternarsi di due livelli dimensionali, micro e macro, in un continuo cambio di punto di vista dello spettatore.
Alle immagini si sovrappongono le parole, la drammaturgia musicale originale e la drammaturgia luminosa che si compone di tagli di luce, di riflessi, di sovrapposizioni e di dissolvenze. Il nostro desiderio è quello di far dialogare il linguaggio del teatro delle ombre con quello del teatro su nero.
La scelta del linguaggio del teatro d'ombre è determinata dalla sua intrinseca natura evanescente e misteriosa. L’ombra è qualcosa che vediamo ma che non possiamo toccare e sulla quale non possiamo agire: l'ombra rappresenta così la paura stessa.
Il teatro su nero è un linguaggio profondamente immaginifico dove l'applicazione di un taglio di luce permette l'animazione di oggetti, materiali e pupazzi rendendogli animatori completamente invisibili. Il nero ci permette di inscenare un mondo magico dove reale ed irreale si confondono, in un gioco continuo fatto di meraviglia, divertimento e stupore.