immagine Ernani

a cura di Daniele Cipriani
Video artisti Ginevra Napoleoni e Massimiliano Siccardi
danzano
Sergio Bernal (già Balletto Nazionale di Spagna)
Claudio Cocino (Teatro dell’Opera di Roma)
Vittoria Girelli (Balletto di Stoccarda)
Matteo Miccini (Balletto di Stoccarda)
Alessio Rezza (Teatro dell’Opera di Roma)
Andrea Sarri (Opéra di Parigi)
Ana Sophia Scheller (già New York city Ballet)
Bianca Scudamore (Opéra di Parigi)
Rebecca Storani (già Balletto di Catalunya)
Maria Vittoria Frascarelli, Sofia Masi, Chiara Ranca (Compagnia Daniele Cipriani)
Maitre de Ballet Stefania Di Cosmo Direttore di scena Annamaria Bruzzese,
costumi a cura di Anna Biagiotti si ringrazia la Fondazione Teatro dell'Opera di Roma
video proiezioni Umberto Saraceni, assistente DCE Fabiola Di Blasi, sarta Elena De Angelis

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Tre Preludi
coreografia Ben Stevenson
musica Sergei Rachmaninov
danzano Bianca Scudamore e Andrea Sarri

Pas de Trois da Il Lago dei Cigni
coreografia Marius Petipa
rimontata da Stefania Di Cosmo
musica Piotr I. Ciaikovsky
danzano Alessio Rezza, Rebecca Storani (Prima variazione), Chiara Ranca (Seconda variazione)

Black Swan
coreografia Marco Goecke
musica PIotr I. Ciaikovsky
danzano Vittoria Girelli, Matteo Miccini

Zapateado
coreografia Sergio Bernal
musica Coetus
danza Sergio Bernal

La morte del cigno
coreografia Michel Fokine
musica Camille Saint-Saëns
danza Ana Sophia Scheller

Pas de quatre da Il Lago dei Cigni
coreografia Lev Ivanov
rimontata da Stefania Di Cosmo
musica Piotr I. Ciaikovsky
danzano Maria Vittoria Frascarelli, Sofia Masi, Chiara Ranca, Rebecca Storani

Pas de deux Il Cigno Bianco da Il Lago dei Cigni
coreografia Rudolf Nureyev da Lev Ivanov
musica Piotr I. Ciaikovsky
danzano Bianca Scudamore, Andrea Sarri

Il Cigno
coreografia Ricardo Cue

musica Camille Saint-Saëns
danza Sergio Bernal

Danza Spagnola da Il Lago dei Cigni
coreografia Marius Petipa
rimontata da Stefania Di Cosmo
musica Piotr I. Ciaikovsky
danzano Alessio Rezza con Maria Vittoria Frascarelli, Sofia Masi, Chiara Ranca, Rebecca Storani

Pas de deux Il Cigno Nero da Il Lago dei Cigni
coreografia Benjamin Pech da Marius Petipa
musica Piotr I. Ciaikovsky
danzano: Ana Sophia Scheller (Odile), Claudio Cocino (Siegfried), Alessio Rezza (Rothbart)

Défile finale
danzano tutti gli artisti

Un raffinato gioco di contrasti, a cura di Daniele Cipriani

Chi non riconosce l’eterno prototipo della ballerina classica nel Cigno Bianco Odette e nel Cigno Nero Odile, le immaginifiche creature de Il Lago dei cigni? E chi non pensa a questo lavoro come il balletto per eccellenza?

Considerazioni che hanno ispirato Daniele Cipriani, organizzatore e curatore di grandi eventi di danza, offrendogli lo spunto per Il Cigno Nero. Un amorevole omaggio alla straordinaria musica di Piotr Ilich Ciaikovsky e all’immortale coreografia di Marius Petipa/Lev Ivanov, al celeberrimo balletto che appassiona le platee di tutto il mondo da oltre un secolo insomma… ma anche alle nuove angolazioni – tra lo psicanalitico e il dark – messe in luce pure nel film Black Swan di Darren Aronofsky. Vincitore di numerosi premi, e che è valso un Oscar quale Miglior Attrice alla bella e brava Natalie Portman, insieme ad ammirazione la pellicola ha suscitato polemiche, ma è innegabile che ha sottolineato il fascino imperituro che Il Lago dei cigni, storia d’amore tormentato, seduzione, tradimento, incantesimi e trasformazioni, continua ad esercitare sull’immaginario collettivo.

Il Cigno Nero non è certo il solito galà, bensì un raffinato gioco di contrasti, sospeso tra bianco e nero, luci e ombre, purezza e seduzione, “buono” e “cattivo”, maschio e femmina, faticoso lavoro alla sbarra e scintillante sfoggio in palcoscenico, balletto ottocentesco e del Novecento, Vecchio Continente e Nuovo Mondo. Il tutto accompagnato da bellissime proiezioni curate dal videoartista Massimiliano Siccardi, recente il suo successo con la mostra immersiva dedicata a Van Gogh a New York.

E ancora: la trasformazione dell’eterea ballerina in feroce animale da palcoscenico, del nobile danseur in spirito indemoniato, la follia dell’artista e del teatro, tutti aspetti che ci aveva mostrato anche il film di Aronofsky, ambientato in una grande compagnia di danza. Protagonista della serata: Ana Sophia Scheller, già Prima ballerina al New York City Ballet.

La Scheller cambierà registro (e colore delle piume) per interpretare anche il celeberrimo assolo, La morte del cigno di Michel Fokine sulla struggente musica di Camille Saint-Saëns, creato per la leggendaria ballerina russa Anna Pavlova. Un assolo che influenzò non poco le successive interpretazioni di Odette ne Il Lago dei cigni che vedremo anche in versione maschile e contemporanea con il ballerino spagnolo Sergio Bernal, nella coreografia di Ricardo Cue.

A queste acclamate stelle si uniscono primi ballerini e solisti provenienti dai maggiori teatri come l’Opera di Roma e l’Opéra de Paris. Fra le contrapposizioni, leitmotiv di questo galà, vi è anche quella tra i ballerini già affermati e nel pieno delle loro luminose carriere, e le stelle del futuro.